All’interno del Coro, la parte posteriore della chiesa, trovava posto l’altare settecentesco donato dal Re di Napoli Francesco II di Borbone a Mons. Francesco Saverio Apuzzo nel 1856, proveniente dalla chiesa napoletana di San Marcellino. Nel 1938, durante la sistemazione dell’area presbiteriale voluta da Mons. Paolo Jacuzio, al posto delll’altare fu sistemato il bel coro ligneo di noce del Caucaso, ricco di intagli ed intarsi, opera eseguita da valenti artigiani locali che, per l’accuratezza e la perfezione dell’esecuzione, ne fanno un’opera di ingente valore artistico.
La pala grande sul fondo è opera d’ignoto del 1600 e rappresenta gli Apostoli Filippo e Giacomo, e nella parte superiore del tempio marmoreo è collocata in un tondo una squisita pittura su tavola raffigurante la Madonna della Purità, lavoro del 1400.